Museo del Ricordo: luce sulla memoria delle Foibe e dell’Esodo

Museo del Ricordo luce sulla memoria delle Foibe e dell'Esodo

Il Senato della Repubblica Italiana ha recentemente approvato l’istituzione del Museo del Ricordo a Roma, destinato a preservare la memoria collettiva degli eventi tragici legati alle foibe e dall’esodo degli italiani dall’Istria, Fiume e dalla Dalmazia. Questo museo si propone di raccontare una parte significativa e complessa della storia italiana, spesso trascurata nei discorsi pubblici.

Obiettivi e ruolo del Museo del Ricordo

Il Museo del Ricordo non sarà solo un luogo di conservazione della memoria, ma si è pensato come punto di riferimento culturale, dedicato all’educazione delle nuove generazioni e alla ricerca storica. Attraverso esibizioni permanenti e temporanee, il museo mira a fornire una comprensione dettagliata delle vicende storiche legate alle foibe ed all’esodo degli italiani, promuovendo un approfondimento critico e costruttivo sulle tensioni etniche e politiche che hanno modellato il confine orientale italiano​.

Con un investimento iniziale significativo, il Museo del Ricordo non solo servirà come spazio espositivo, ma anche come centro di ricerca e didattica, grazie alla collaborazione di enti pubblici e privati. Questo progetto, sostenuto a livello governativo, è visto come un passo avanti verso il riconoscimento e la comprensione delle sofferenze subite dagli italiani del confine orientale nel secondo dopoguerra. La decisione di istituire il museo a Roma è un “dovere storico” nei confronti degli esuli e delle vittime della dittatura slavo-comunista di Tito.

 

L’Importanza della Legge del Giorno del Ricordo

Promulgata nel 2004 grazie all’impulso del Senatore Roberto Menia, la legge che ha istituito il Giorno del Ricordo ha rotto il silenzio su un capitolo oscuro della storia italiana. Questa legge ha permesso di rendere ufficiale la memoria di circa 350.000 italiani che hanno sofferto violenze e sono stati costretti all’esodo a seguito delle atrocità commesse. Il Museo del Ricordo rappresenta una continuazione di questo impegno legislativo, assicurando che il sacrificio e la sofferenza di queste persone non siano dimenticati​. Grazie anche a quella legge siamo oggi riusciti ad approvare la creazione di un Museo del Ricordo.Museo del Ricordo luce sulla memoria delle Foibe e dell'Esodo

Inoltre, il Senatore Roberto Menia, promotore della legge che ha istituito il Giorno del Ricordo nel 2004, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa per mantenere viva la memoria delle vittime e degli esuli delle foibe, evidenziando come la legge abbia contribuito a spezzare una “congiura del silenzio” che aveva lungamente occultato queste tragedie. La legge ha permesso di portare alla luce e di riconoscere ufficialmente le sofferenze subite dagli italiani del confine orientale​.

La realizzazione

Il nuovo Museo del Ricordo di Roma, un monumento alla memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, rappresenta un importante passo avanti nel riconoscimento di un capitolo doloroso della storia italiana. Il museo, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, mira a conservare e rinnovare la memoria di queste tragedie. Il progetto, che prevede un investimento di 8 milioni di euro per la sua realizzazione, avrà sede a Roma e includerà una Fondazione per la sua gestione, con il supporto del ministero della Cultura, della Regione Lazio e di altri enti pubblici e privati​. Da comprendere le tempistiche ma la realizzazione del Museo del Ricordo e la celebrazione del Giorno del Ricordo rappresentano, dunque, non solo un atto di giustizia e di memoria, ma anche un impegno verso la verità storica e l’integrazione di queste dolorose memorie nel tessuto culturale e educativo nazionale. Il museo sarà, quindi, un luogo dove le future generazioni potranno apprendere e riflettere su una parte cruciale della storia italiana, promuovendo un dialogo aperto e onesto sulle pagine più oscure del nostro passato, con la speranza che non si facciano avanti e non sporchino questa bella iniziativa i soliti negazionisti e/o riduzionisti.