Giorno del Ricordo 2025: tra memoria e impegno per il futuro a San Sebastiano al Vesuvio

Il Giorno del Ricordo, commemorato l’8 febbraio 2025 presso l’aula consiliare di San Sebastiano al Vesuvio, è stato un momento di profonda riflessione e testimonianza storica. Un evento fortemente voluto dall’amministrazione comunale e dal consigliere Giuseppe Ricci, che ha visto la partecipazione di autorevoli figure istituzionali e rappresentanti della comunità locale.

A rendere omaggio alla memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriani, fiumani e dalmati sono stati il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Giuseppe Panico, l’assessore Giuseppe Simeoli, il sottosegretario Domenico Ferrante, il presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e sindaco di Trecase Raffaele De Luca, oltre al sottoscritto in qualità di coordinatore per la Campania dell’Unione degli Istriani. La presenza di tali esponenti ha sottolineato il valore istituzionale e morale della cerimonia, confermando la necessità di mantenere vivo il ricordo di una pagina dolorosa della nostra storia.

L’evento ha rappresentato non solo un’occasione per commemorare chi ha perso la vita nelle foibe o ha subito l’esilio forzato, ma anche per ribadire l’impegno nella diffusione della verità storica. Ancora oggi, il dramma delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata rimane una ferita aperta, spesso oggetto di distorsioni e negazionismo. Per questo, giornate come questa assumono un valore inestimabile nella costruzione di una memoria collettiva consapevole e condivisa.

Il Giorno del Ricordo è un monito affinché la tragedia delle foibe non venga dimenticata, affinché le generazioni future possano conoscere e comprendere le sofferenze patite da migliaia di italiani, perseguitati e costretti ad abbandonare le loro terre. È dovere di tutti noi continuare a raccontare questa storia, promuovendo il rispetto, la conoscenza e il dialogo tra i popoli.

Ringrazio l’amministrazione comunale di San Sebastiano al Vesuvio per aver reso possibile questa importante iniziativa e tutti coloro che hanno partecipato con sensibilità e attenzione. La memoria è il fondamento della nostra identità, e custodirla significa preservare la verità per le generazioni a venire.