Vandali a Bolzano colpiscono la stele per gli esuli istriani

Vandali a Bolzano colpiscono la stele per gli esuli istriani

Nella notte tra il 28 e il 29 giugno 2024, un atto vandalico ha colpito la stele commemorativa dedicata agli esuli giuliano-dalmati ed alle vittime delle foibe, situata sul Lungotalvera San Quirino a Bolzano. Un gruppo di due o tre individui ha divelto la targa dal monumento, causando indignazione nella comunità locale e riaprendo vecchie ferite storiche.

L’episodio è stato anche condannato dal Sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi, il quale ha prontamente sporto denuncia contro ignoti, mentre le forze dell’ordine stanno visionando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza per individuare i responsabili. Caramaschi ha dichiarato che il Comune richiederà ai colpevoli il rimborso delle spese per riparare il danno subito.

L’episodio ha suscitato la ferma condanna del gruppo della Lega in consiglio comunale, che ha descritto l’atto come un “gesto d’odio dal sapore ideologico”, definendolo un grave sfregio verso le famiglie che hanno sofferto a causa delle persecuzioni storiche. I discendenti di queste famiglie, in alcuni casi ancora residenti in Alto Adige, vedono in questo atto un tentativo di negare e cancellare la memoria storica delle sofferenze patite dagli esuli istriani e dalmati.

Questo vile atto vandalico è da condannare  poiché colpisce non solo un monumento, ma la memoria e il dolore di intere famiglie che hanno subito ingiustizie storiche. È fondamentale preservare la nostra storia e impedire che gesti come questo oscurino le sofferenze degli esuli giuliano-dalmati e delle vittime delle foibe. Chiediamo giustizia e maggiore attenzione per proteggere questi luoghi di memoria.

Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di vandalismi e atti di profanazione di monumenti storici, legati all’esodo.

 Vandali a Bolzano colpiscono la stele per gli esuli istriani
Vandali a Bolzano colpiscono la stele per gli esuli istriani

L’immagine allegata il memoriale vandalizzato, evidenziando la sua importanza come luogo di commemorazione e riflessione per la comunità.