Nelle ultime ore ho appreso con profondo sdegno che la panchina tricolore dedicata a Norma Cossetto a Castellammare di Stabia è stata vandalizzata (vedi foto). Questo luogo simbolico, inaugurato da noi dell’Unione degli Istriani e dall’Amministrazione Comunale nel 2021 per onorare la memoria di una delle vittime delle atrocità delle foibe, ha subito la rimozione della targa commemorativa, un gesto che non può e non deve passare inosservato.
La figura di Norma Cossetto, insignita della Medaglia d’Oro al Merito Civile dal Presidente della Repubblica, rappresenta una parte dolorosa ma fondamentale della nostra storia, quella dell’esodo giuliano-dalmata e delle violenze subite dagli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. Ricordare il suo sacrificio non è solo un atto dovuto nei confronti di una giovane vita spezzata, ma anche un richiamo all’importanza di non dimenticare le pagine più buie della nostra storia collettiva.
L’inaugurazione della panchina tricolore, avvenuta alla presenza delle autorità locali e con il supporto della comunità, era stata pensata come un segno tangibile di questo ricordo, un luogo di riflessione e rispetto per tutti coloro che riconoscono il valore della memoria storica. Purtroppo, la rimozione della targa è un gesto che non solo offende la memoria di Norma Cossetto, ma rappresenta un affronto verso i valori di rispetto e giustizia che questa panchina simboleggia.
Abbiamo già allertato l’amministrazione comunale, tra cui il Sindaco Luigi Vicinanza e gli assessori competenti, affinché intervengano con prontezza per ripristinare la targa e proteggere questo luogo di memoria dagli atti di inciviltà. Tuttavia, questo episodio ci deve far riflettere più a fondo su un problema culturale e sociale che sembra affliggere la nostra comunità: la mancanza di rispetto per la storia e per i simboli che la rappresentano.
Gli atti vandalici non sono mai solo il risultato di un’azione isolata. Essi rappresentano un segnale più ampio di disinteresse o, peggio, di negazione delle tragedie che hanno segnato il nostro passato. In un momento storico come il nostro, dove la consapevolezza storica rischia di sfumare, è fondamentale ribadire che la memoria non è solo un’eredità da custodire, ma anche una responsabilità collettiva. Dimenticare significa consentire che gli errori del passato possano ripetersi.
Mi auguro che questo triste episodio possa risvegliare nelle istituzioni e nella cittadinanza il senso di rispetto verso chi ha pagato con la vita per ingiustizie terribili. Proteggere la memoria di Norma Cossetto è un dovere che va oltre il ripristino di una targa (nella foto sotto il messaggio inciso sulla targa rimossa): è una questione di civiltà e di rispetto per le vittime e per la nostra storia.
Continueremo a monitorare la situazione affinché la panchina tricolore venga presto ripristinata e continui a rappresentare un simbolo di unità e di ricordo per le future generazioni.
Non dimentichiamo.