Via l’accordo tra Ministero Istruzione e ANPI

ANPI

Un Nuovo Corso per l’Educazione Storica nelle Scuole Italiane

Un recente post dell’Unione degli Istriani ha rivelato una svolta significativa nell’ambito dell’istruzione in Italia. Il Ministero dell’Istruzione ha scelto di non proseguire con il rinnovo dell’accordo con l’ANPI, una decisione che ha suscitato diverse reazioni. Gianfranco Pagliarulo, presidente dell’ANPI, ha espresso la sua preoccupazione per questa scelta. L’accordo, in vigore dal 2014 e rinnovato periodicamente, aveva l’intento di educare le nuove generazioni “agli ideali di democrazia, libertà, solidarietà e pluralismo culturale”, come ha sottolineato l’ANPI. Tuttavia, nonostante le nobili intenzioni espresse (a parole), si è osservato come spesso, in pratica, ci fosse una tendenza a minimizzare o misconoscere gli eventi tragici che hanno coinvolto gli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia.

Guardando la situazione da un’angolazione diversa, si può considerare questa mossa del Ministero come un passo avanti significativo. Negli anni, sono pervenute numerose segnalazioni riguardo a rappresentazioni unilaterali o parziali della storia durante alcuni interventi nelle aule scolastiche. Questo nuovo contesto potrebbe rappresentare l’occasione giusta per rivedere e rafforzare l’educazione storica nelle nostre scuole. C’è una crescente necessità di assicurarsi che la storia, in tutte le sue sfaccettature, venga presentata in modo equilibrato, obiettivo e rispettoso di tutte le vittime, indipendentemente dal contesto ideologico. Questo è il momento di rigenerare e rinnovare l’approccio all’insegnamento della storia, e c’è un palpabile entusiasmo per le potenzialità di questa nuova direzione.